sabato 12 marzo 2011

Un po' di spiegazioni... =) e presentazioni!!!

Salve a tutti!:D
Mi presento: il mio nome è Corrado, per i clown, Birillo; per chi nn mi conosce io faccio parte dell’associazione Street Children da circa tre anni… è impossibile che ultimamente i nuovi "clown in itinere" mi abbiano visto perché è già da diversi mesi che sono fuori dalla Sicilia per motivi di studio, ragion per cui nn ho potuto partecipare agli ultimi incontri!
D’ora in poi dovrei essere io (principalmente) a “gestire” questo blog, anche se, a dire il vero, è un azzardo in quanto nn ne ho mai tenuto uno serio: come è stato già puntualizzato il blog verrà aggiornato nel tempo libero, per cui nn mi linciate nel caso dovessi ritardare nella pubblicazione di qualche diario!:D Il blog è ovviamente di tutti, quindi se volete pubblicare qualcosa basta che mi (ci) inviate il materiale e noi lo posteremo.

Seppure nn me la cavi granchè con computer e tecnologie varie, ho voluto prendere l’incarico di tenere personalmente aggiornato il blog più di ogni altra cosa perché, nn potendo (per motivi pratici) farvi compagnia in pediatria, possa aver modo di essere al corrente di quello che succede in associazione e di illudermi di seguirvi durante le vostre esperienze (una specie di angioletto custode che vi segue fra i corridoi e le corsie del reparto!):D… ciò nn esclude che questo possa anche essere un modo per conoscervi (mi riferisco ai nuovi arrivati!).

Dato che l’associazione è dotata di un indirizzo e-mail (beh anche più di uno!!!),  
vi chiedo di inviare le comunicazioni e i diari delle esperienze in pediatria, foto, video e materiale che volete venga pubblicato sul blog, a clown.siracusa (at) gmail.com

Volevo spendere giusto due parole sulla mia esperienza in associazione: devo dire che, sin dal primo momento, ho gradito il modo in cui era stato organizzato il corso introduttivo, in particolare l’insolito modo con cui ci si conosceva fra “gavettanti”… abbiamo sin da subito iniziato ad abbracciarci, tenerci per mano, accarezzarci, massaggiarci (più che un messaggio era un’occasione per comunicare la nostra presenza agli altri), scambiare il nostro affetto e le nostre impressioni, imparare a fidarci gli uni degli altri, etc! Insomma, un’esperienza talmente insolita per tutti che è impossibile dimenticare i pianti spontanei di gioia che hanno accompagnato quel fantastico corso: fu un’esperienza tanto intensa che alla fine del corso avevo quasi l’impressione di conoscere uno per uno i partecipanti da tempo immemorabile; tutte le emozioni che, normalmente, sarei riuscito a provare dopo mesi e mesi di amicizia, vennero condensate in sole 24 ore di corso, e fu proprio quest’impatto che mi sconvolse!
Ma, dimostrando di nn averne avute abbastanza:), continuai a partecipare agli altri corsi, incentrati sulla formazione di clown: costruimmo il nostro personaggio e il nostro vestito, allenammo la nostra abilità (fondamentale se si vuole fare il clown) di improvvisare una scena in un particolare contesto, imparammo a cadere, scazzottarci, schiaffeggiarci, spiaccicarci contro le porte, fare sgambetti senza rischiare di finire noi sui lettini dell’ospedale, ci destreggiammo nell’arte del modellamento dei palloncini (evitando possibilmente di farli scoppiare), ricevemmo un po’ di dritte su come comportarci in ospedale (a maggior ragione perchè a contatto con bambini), etc… insomma, diventammo dei “quasi-clown”!!!
Eh sì, perché mancava il passo essenziale e in assoluto più terrificante: la fatidica “prima volta in pediatria”, ovvero quella occasione in cui avresti scoperto se, con un naso rosso, un cappello colorato, 1 chilo di trucco in faccia, 10 chili di robe addosso fra papillon, pompette, palloncini, palline di giocoleria, bolle di sapone, pupazzetti, cravatte di tutti i colori, ciondoli penzolanti da ogni angolo del camice (e per di più in estate con 40° all’ombra!) saresti davvero riuscito a far sorridere un bambino e nn peggiorare la sua condizione, oppure che era in realtà opportuno stare alla larga da un reparto (con quello scopo, per lo meno).
Ebbene, nonostante la tensione e la paura che mi facevano tremare le mani e le gambe, nonostante il caldo asfissiante che sembrava quasi volermi intimare di entrare in macchina con l’aria condizionata e invitarmi a rinunciare, penso di nn essermi mai, in vita mia, sentito meglio come durante le due ore che seguirono: nn mi ero mai accorto di quanto potesse essere gratificante ricevere un sorriso da un bambino per avergli semplicemente costruito un cagnolino o una spada coi palloncini, per aver finto di fare uno starnuto o una goffissima caduta da principiante; ma forse il momento in cui ti accorgi davvero che “hai fatto colpo su di lui/lei” è quando ti senti domandare se il giorno dopo ritornerai in reparto!
Può sembrare magico pensare che far sorridere qualcuno abbia un nascosto effetto curativo su chi sorride e chi fa sorridere, qualsiasi sia l’età degli interessati ; nn è d’altronde un caso se pazienti affetti da gravi malattie neurodegenerative come l’Alzheimer siano aiutati, oltre che con cure farmacologiche, anche con musico- e clown terapia, ed è una grande fortuna che negli ultimi anni si stia cominciando a riconoscerne i reali effetti benefici su pazienti e nn solo.



Ho già letto un po’ di diari e, a quanto pare, come c’era da aspettarsi, siete tutti entusiasti delle vostre prime esperienze in reparto: aspetto i vostri prossimi diari e vi chiedo di darci consigli e suggerimenti e quant’altro sul blog, di inviarci materiale che vi faccia piacere veder pubblicato, etc etc etc…
Vi auguro di divertirvi e di fare tante nuove esperienze in corsia: volevo solo darvi un suggerimento, quello di evitare di presentarvi al cospetto di un bambino tentando di coinvolgerlo in giochi troppo complicati o sottoporlo a prove troppo difficili per lui/lei (potreste addirittura avere l’effetto opposto a quello desiderato!)… ricordate che sono pur sempre bambini, nn esigono molto, anzi, sono proprio le cose più semplici a divertirli di più (se nn avete più assi nella manica, insomma, nn c’è bisogno di uscire di tasca le ultime novità in fatto di tecnologia, ma anche una banale pernacchia vi può aiutare a farlo/a sorridere!)^_^

Un abbraccio a tutti e grazie per il vostro prezioso contributo!!!;)

Birillo



Domenica mattina in corsia 27/02/11

Diario di bordo Bollicina, Palloncino e Giocattolo

Fermata dell'autobus a pensare...”capirai chissà se ci arrivo oggi in ospedale... gli autobus sono rari già durante la settimana figuriamoci la domenica!!!” Dall'altra parte della strada c'è un circolo sociale aperto e si vede una sagoma all'interno...sento improvvisamente un boato ancestrale venire da lì ...”BUUUURP” ...era un rutto che mi ha spettinato ….e io “SALUTE!!!!” e dall'altra parte una voce tonante “GRAAAAZIE!!!”...così è iniziata la mia mattinata di domenica dedicata alla corsia....

La sottoscritta con calma arriva in ritardo (naturalmente il famoso autobus non è mai arrivato!!!)...però non in ritardo quanto Palloncino!!!! =)
Magò (sempre carina e coccolosa!!!) mi dice che c'è la dott. “cattiva” e io vado a dare un occhiata per cercare di capire la situazione...erano tutti un po' indaffarati perchè “l'albergo” era al completo...siamo in alta stagione dopotutto!!!!
….c'è anche Bacchetta-Ortica-varie ed eventuali oggi con noi...era “ansiolitica” per la sua prima volta...ma più che ansiolitica....molto di più...soprattutto quando le voci dei bambini si sentivano più vicine e concitate, e ogni tanto si sentivano dei pianti...e l'eccitazione cresceva ovunque....
WOW...oggi ci sarà un bel da fare!!!!
Palloncino finalmente arriva....muoviti che sei in ritardo....ma sei tutto bianco...mettiti la mia t-shirt che è rossa...ti trucchi tu?!?...Sono bianco?...No sembri solo un fantasma!!!
C'era una spia....siamo sicuri...qualcuno ha detto ai bambini che c'erano i clown in sala giochi....così usciamo...ed erano tutti ad aspettarci....bambini, genitori, nonni, topo Gigio, fratelli, cognati....ho visto anche un signore anziano in pigiamone che secondo me è venuto direttamente da geriatria per noi!!!! ^_^'
...eravamo circondati e quindi senza nemmeno modo di poterci coordinare sul da farsi a parole ...quindi ci siamo lanciati fra di loro... le parole per fortuna non servono quando si è sintonizzati in altro modo quindi abbiamo capito subito tutti come muoverci...c'erano due bambine con degli attaccapanni in giro per il corridoio...gli attaccapanni quelli che hanno anche le bibite con la cannuccia...i bambini insistevano che erano medicine ma io insistevo che era latte di mandorla e non me lo volessero dire!!! C'era Sefora che era una piccina che faceva dei grandi sorrisoni solo a vedere la mia faccia fare qualche accenno di smorfia e quando ha avuto un grande fiore tutto per sè e per il suo passeggino (la mamma era allergica e starnutiva ad annusarlo!!!) era felicissima...aveva un sorriso luminosissimo...e avvolte ti rendi conto che non ci arrivi...che vorresti che anche gli altri sentissero in quel momento quanto sei felice...e non riesci a contenerti (non parlo della pipì!!!)...e vorresti trasmetterlo anche agli altri...e senti che qualcosa spinge da dentro e vuole uscire (...e non si tratta nemmeno della cacca!!!)...e vorresti condividerlo con gli altri...danzare, giocare, abbracciare...e sembra quasi che il corpo ti limiti, sia una gabbia...non ce la fa ad esprimere quanta meraviglia c'è dentro in quei momenti!
...Devo andare in bagno...ti accompagno io mi dice una bimba con attaccapanni...andiamo!!!!
Poi ho a che fare anch'io con tre pirati pericolosissimi (...vorrei sapere chi gli ha fatto le spade!!!!) che minacciavano i clown... e abbiamo scoperto che erano anche esperti prestigiatori perchè riuscivano a far sparire tutto dalle tasche di noi clown senza che ce ne accorgessimo!!!!
Esmeralda invece è stata una delicata mascotte...con il nasino rosso disegnato ci ha seguito tutto il tempo senza parlare e sorridendo sempre di noi...
Andar via è stato veramente difficile stavolta, i bambini non volevano saperne di lasciarci...
...quando siamo riusciti ad entrare nella sala giochi ero felicemente sfinita e mi sentivo così splendidamente vicina unita agli altri...che meraviglia!

Bollicina



.....tutto cominciò nel lontano 1978........no,troppo lungo....
Sarò ripetitivo, ma sono in ritardo....niente barba.
Sono l'ultimo. Ci prepariamo in ludoteca Palloncino, Bacchetta, Magò e Bollicina. Bacchetta è un po' ansiosa(come nn capirla). Dalla porta si sente una gran confusione(sono tantissimi). I bambini ci aspettano in corridoio con i parenti...usciamo e non riusciamo a fare più di qualche passo( sono tutti qui!!!) si crea un po' di caos e i bambini tirano fuori tutta la loro esuberanza. Bollicina propone di separarli(ottima idea)...sono un amore...tutti quanti, dalla più vivace al più timido. Si parla un po', si confondono i nomi ;-) (senza fare arrabbiare i bambini) si confondono i colori così che il rosso diventa blue, il verde arancio etc. Qualche scultura di pollincini ed il gioco è fatto. I bambini sono felici e per un po' l'ospedale si trasforma in parco giochi dove possono scorazzare e soprattutto prendere a botte Palloncino e Bacchetta( poverina al primo giorno quante ne ha prese). Passa il clownbus e dobbiamo scappare...non ne vogliono sapere di lasciarci andare. Con molta dolcezza e l'aiuto dell'esperienza di Bollicina riusciamo ad entrare in ludoteca con una promessa ad una bambina...un ultimo palloncino...tutto bellissimo, tutto fantastico come sempre. Tanti sorrisi regalati a bambini, parenti ed infermieri. Solo una piccola nota triste: la bambina credeva ci fossimo scordati di lei e quando le abbiamo portato il palloncino stava già piangendo :'(
Però abbiamo mantenuto la parola data. I clown lo fanno sempre.
PS: una cosa importante. Una mamma mi ha chiesto di dire al bambino che saremmo tornati il giorno dopo....ovviamente nn l'ho fatto...mai fare promesse!
PPS: Bollicina sei grande!!!
purtroppo non ricordo altro....per questa volta vi siete salvati ;-)

Palloncino



Che dire...la mia prima volta...ero emozionatissima, in ansia. Ciò che mi spaventava era non essere all'altezza della situazione. Deludere un bambino e non essere in grado di essere il suo giocattolo.
E' stata un'esperienza bellissima che mi ...ha riempito l'anima. Ho la sensazione di aver fatto qualcosa di buono per me e per loro...sono sicura che è molto di più ciò che ho ricevuto io rispetto a quello che io sono stata in grado di fare per ciascun bambino.
Vi ringrazio per avermi dato questa meravigliosa opportunità, spero di non avervi deluso e che abbiate la voglia di regalarmi un'altra occasione.
Un abbraccio a tutti da...? boh! Bacchetta? Ortica? varie ed eventuali??

Giocattolo

venerdì 11 marzo 2011

...mercoledì 9 Marzo...diario di "sbordo"!!!!

Diario di “sbordo” 
Svitolo - 09 marzo 2011
S’era detto che, trascorsa la tipica baldoria che accompagna il Carnevale, e archiviata la parentesi allegorica di quei giorni di svago, il mercoledì che seguiva la festa avrebbe recato con sé un unico, agognato fattore: il riposo. Già pregustavo la morbidezza d’un soffice divano da salotto, e quell’atmosfera soft che il nostalgico Leopardi avrebbe definito di “quiete, dopo la tempesta”. 
Poi, succede che, una sera, mentre, ancora, vesti i panni d’un garibaldino, e le gambe indolenzite dal ballo reclamano l’effimero piacere d’una seggiola, qualcosa (o qualcuno) giunga a te con un impeto tale da sconvolgere i piani; e, se qualcosa (o qualcuno) ha il sorriso e l’abbraccio dell’amata Schizzetta, non puoi ch’esser felice che quell’improvvisa tempesta abbia spazzato via la quiete che t’eri prefissato … 
Le dita si rincorrono sulla tastiera, e il tragitto che, dal mio paese, mi conduce a Siracusa è un frenetico susseguirsi di messaggi che m’invitano a rimanere calmo e a confidare in me stesso. Invano, provo a nascondere quel pizzico d’ansia ch’è consono alle “grandi occasioni”, ma, stranamente, le sensazioni vissute m’appaiono contraddittorie, e spaziano dall’apprensione alla mite consapevolezza che, in ogni caso, m’impegnerò a fare il meglio ch’io possa. Un saluto al conducente, giunto al capolinea, e m’incammino verso il luogo convenuto, incrociando, per la strada, gli sguardi della gente che, lestamente, s’accinge a incominciare il lavoro mattutino. Un saluto a Chiara che, dall’altro capo del telefono, conferma l’ora e il posto dell’incontro, e un breve resoconto di quel che la mia borsa contenga: poche cose, a dire il vero, ma tutto si è svolto in maniera così repentina e improvvisa che non v’è stato il tempo di pensare a lungo … e, in fondo, mi rallegro sia così … 
Mariuccia mi fa un cenno con la mano, e, un attimo dopo, mi ritrovo a parlare fittamente con lei; parlo in modo ininterrotto, forse, per celar l’agitazione, ma quella ragazza ha un volto così rassicurante che, pian piano, avverto crescere in me una pacatezza che giunge assai gradita. Poco più tardi, anche Chiara è dei nostri, e, insieme ci spingiamo in Ludoteca, perché, come la stessa Chiara fa notare, il momento della “vestizione” va affrontato col dovuto rispetto. Due cerchi di colore bianco sulle gote, tenui sfumature rossastre sul resto del viso e un buffo cappellino che mi fa somigliare a un funghetto; mi rammarico d’avere scelto gli anfibi, proprio questa mattina, ma le calzette di colore rosa che Mariuccia mi porge danno quel tocco di leggerezza ch’è tipico di “Svitolo”. Chiedo perdono della sfilza di domande a cui sottopongo le malcapitate, ma penso che provare ad “attingere” dall’esperienza altrui sia fondamentale, malgrado saranno le situazioni che si presenteranno a indicarmi la via da seguire … 
“Sii te stesso”, diceva Schizzetta, e, un attimo dopo, sono già ritto a una parete a far la carta da parati, fra gli sguardi vispi e incuriositi dei fanciulli in attesa e i sorrisi delle madri che fingono di stare al gioco. Sono l’ombra di Magò (è questo il nome che Mariuccia ha scelto per sé), e provo a destreggiarmi, maldestro, coi palloncini d’ogni forma e colore. “E’ loco … completamente loco”, annuncia Chiara (Bollicina) a un bambino dai capelli color del grano, e a lui mi presento con il gioco delle sillabe, e gli tendo la mano: “Io sono Svitolo … Svi – to – lo … Svitato – Tontolone – Logorroico …”. Dalla borsa, estraggo Romeo e Giulietto, gl’inseparabili Amici di peluche, ma Sofia è così piccola che, quasi, ne ha paura; li ripongo, sfioro un bacio alla bimba, e mi avvicino a Karim: ha la pelle color dell’ebano, e due occhi che paiono risplendere come fuochi nella notte. Giochiamo ai colori, e, nel suo regno incantato, il Sole ha tonalità del “Giacomo” e lo stelo d’un fiore si vena di sfumature “Veronica”, come la parete che, dolcemente, accarezza. Ma è tempo d’entrare in aula per l’imperdibile lezione di “Caccologia”, disciplina che, a mio dire, andrebbe introdotta nelle scuole d’Italia e del mondo, per quel carattere di bisogno impellente che accomuna le creature d’ogni angolo della Terra. A farne le spese è un timido giovanotto che, dapprima, finge d’essere indifferente, poi, si lascia contagiare dalle peripezie di due forsennati, ch’esprimono in gesti quel che, abitualmente, succede, quando ci si accinge a riunirsi in “Consiglio di Gabinetto”: dallo sgomento di trovare occupata la “sede” del Consiglio, agl’improbabili lanci di carta – igienica da una finestrella immaginaria; dall’imbarazzo di trovar gli “amici di Paolo”, accorsi in casa altrui ad annusare la fragranza che deodora (in riferimento a un celebre spot pubblicitario), all’ineffabile senso di “leggerezza” che scaturisce dall’aver “deliberato”. Il bambino ride divertito, così Bollicina estrae dalla borsa un mucchio di palloncini, che, pian piano, vengono modellati, per divenire una graziosa ape che prende il nome di … “CaccaVola” … Già, la cacca vola … e meno male che si tratti solo d’un piccolo insetto … Il padre di Gabriele, intanto, simula gesti minacciosi, ma il contagioso sorriso che ci offre è il segno evidente che sia solo un gioco: il bimbo attende un palloncino, e gli promettiamo che, di certo, non gli mancherà. Di lì a poco, sono coinvolto in un combattimento fra “Spade che non fanno male”, e il prode Mirko è un valido “guerriero”, ché possiede l’arma invincibile della sua Semplicità. Alessandra ci osserva, e racconta le sue impressioni a una “Principessa Racchia” di cui faccio conoscenza. Bolle di sapone si sollevano lievi per la stanza, e si vestono dei riflessi che filtrano da una finestra aperta in questo mattino che lascia intravedere il sopraggiungere della Primavera. Salvatore sperimenta, suo malgrado, la terza sillaba del mio nome: “Lo … Logorroico”, e mi scruta con l’espressione sconvolta di chi spera che quello strazio termini presto. M’impongo di zittirmi in modo definitivo, “mi avvito e mi svito” con la complicità di Bollicina; poi, Salvo mi spiazza con le sue considerazioni: “Sì … effettivamente, logorroico lo sei davvero!” … Le ore corrono inesorabili, ma pare siano trascorsi appena cinque minuti. Mi domando se le tenere mani di Lucia, il suo naso a patatina, le sua guance paffute non valgano la pena di far tardi, di rischiar di perdere l’autobus, e mi lascio catturare dai suoi occhi fissi sulle bolle che Magò le dona, in uno scenario che non è molto dissimile da quello d’una fiaba di Perrault. C’è una promessa da mantenere, e Gabriele, questa volta, non sarà così clemente. E’ un prodigio d’Allegria, malgrado, solo da poco tempo, abbia messo da parte il suo attaccapanni, e gli bastano pochi minuti a divenir pirata, con la sua “Sciabola che non fa male” e Romeo, appollaiato sulla sua spalla. Sul suo letto, scorgo due modelli di motori, coi quali, dice, è solito giocare col fratello Lorenzo; “E’ un pirata della strada, dunque”, ironizza il padre, e scoppia la risata irrefrenabile. Ancora un saluto a Sofia, che deve ancora ricevere la sua pozione magica, e lo fa stringendo una pallina di gomma fra le mani; poi, Magò e Bollicina m’avvertono del passaggio del Clownbus, che ci condurrà altrove, e che, lo sappiamo bene, non possiamo lasciare ad aspettarci a lungo. 
“Ci vedremo presto … fuori di qui”; poi, mi allontano in punta di piedi, per non far rumore …
Di lì a poco, sul Clownbus che mi riporta a Svitolandia, il Paese dei “PerSempreBambini”, il mio camice bianco ha ceduto il posto a una giubba, e i miei pantaloni larghi, adesso, non ci sono più. I miei occhi sono lucidi, e le guance inumidite; ma, questa volta, sono certo non si tratti del trucco che, lentamente, si discioglie sul mio viso …



Magò 09/03/2011
Oggi era proprio una di quelle giornate No … arrivata in ospedale, io Bollicina e Svitolo saliamo a prepararci , mentre ci prepariamo, Chiara sottolinea come il momento in cui ci si veste, ci si trucca da clown, sia il momento di sintonizzazione con il nostro essere clown, dimenticandosi di tutto il resto; allora annuisco e tra me e me penso a quanto abbia ragione . 

Entro in una stanza dove incontro un amico, Mirko, sta facendo i compiti , deve tornare a casa , tra poco verrà a prenderlo il suo papà , mi presenta allora una sua amica Alessandra, a detta di lui mooolto carina (aveva ragione), giochiamo , costruiamo insieme una spada azzurra per lui, rosa per la mamma e rossa per il papà, quella rossa l’ha fatta Mirko, bellissimo con il suo sorriso che partiva da un orecchio per finire all’opposto, tutto orgoglioso di quel regalino che avrebbe portato al papà. Adesso faccio un cagnetto ad Alessandra e una spada per il suo fratellino Andrea, mi sistemo gli occhiali, ma non ci vedo proprio , cosa sarà successo, chiedo a Mirko se facciamo cambio , allora lui prende i miei occhiali e io prendo i suoi. Alessandra guarda con curiosità il naso rosso, le piace, allora le chiedo se lo vuole anche lei , mi risponde con aria divertita, che non vuole solo il naso, vuol’essere truccata da clown, le faccio allora il naso e le disegno un fiorellino blu sulla guancia, mi dice “fallo che dura, perché mi deve vedere papi” :O) dolcissima…la saluto e mi chiede se puo’ tenere la Principessa Racchia con lei, le rispondo di si, mi dà un bacietto, sale sulla sedia e se ne và. E questi sono solo alcuni dei tanti sorrisi di cui ho potuto percepire il calore, e ancora lo sento, sento ancora le vostre risate…Mirko, Alessandra, Daniele, Sofia , Gabriele, Gabriele , altro Gabriele(si sono messi d’accordo) , Gabriel, Salvo, la piccola Lucia, salvatore … GRAZIE 
Magò


... il Venerdi 4 Marzo in corsia di Magò e Niculina...

04/03/2011
Tutto ha avuto inizio alle 7:00 di questa mattina , quando dopo una notte insonne , decido di chiamare Bollicina...<<il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile>> dopo qualche ora mi richiama lei , io le rispondo con una voce dell'oltretomba ...<<Prantooo, chiara sto di ...., non so se ci riesco a venire>> <<Noooo anche io sto male non ho dormito>> <<Ok, 2 al prezzo di una>> . Allora mi preparo, e si va...I bimbi sono tutti lì ad aspettarci, qualcuno ha fatto la spia … Piano piano un po’ impauriti questi nasini rossi escono dalla ludoteca, sotto gli occhi di piccoli e grandi osservatori. Mago Smemo il fischiettatore, da subito cattura la loro attenzione con i suoi strabilianti giochi di magia, Nikulina prepara una spada, per Mirko, mentre io mi sperimento in una pistola, che dopo vari tentativi soddisfa le aspettative di Mirko. <<Attenzione non si preoccupi ora ci sono io, permesso …>> è la voce di Bollibodyguar che scorta un papà. Facciamo un giretto nelle stanze … ed ecco una bimba che tutta arrotolata tra le lenzuola, intimidita si nasconde sotto il braccio del suo papà, lei è Angela , e a piccoli passi riesco a diventare sua amica, eccola guardare le bolle di sapone incuriosita, poi viene subito catturata dalla principessa racchia , che le dà tanti bacini sulla mano, ed ecco che è Angela che adesso accarezza la principessa. Toc Toc si sente bussare …ah ecco il dottore: <<Ahhh ci siete voi?! scusate continuate pure a giocare, la visita la facciamo dopo>> e tutta sorridente Angela scoppietta le bolle tutto questo sotto gli occhi gasatissimi del suo papà che gioca insieme a noi molto divertito … ma cosa succede, il papà scoppia in una risata , sono Bollicina e Niculina che da sotto il letto gli legano i lacci delle scarpe. Adesso è tardi sentiamo il arrivare il clown bus salutiamo tutti, e corriamo, in ludoteca , ci tuffiamo nella vasca con le palline, tutti con un sorriso dipinto sul viso …
Magò




Sono le due del pomeriggio, e finalmente scendo dal bus proveniente da Catania, il camice è già pronto in valigia, tutto colorato e con il mio nome scritto dietro, la nottata insonne ha portato i suoi frutti!!!:D Appena arrivo a casa la prima cosa che faccio è struccarmi dal mio solito trucco nero quotidiano, poi treccine, scarpe con lacci rigorosamente diversi,camice e abiti strambi dentro una borsa, e via! Sì parte!! Tutta contenta mi accorgo che son pure in ottimo orario. Ovviamente sono in ottimo orario solo perchè l'orologio è sbagliato.Quando in macchina ascolto la radio mi rendo conto che tutto è normalissimo. Sono come sempre in ritardo!!! Arrivata in ospedale non riesco a trovare pediatria, ma per fortuna una persona gentile mi aiuta, così giungo a destinazione!MA!!! La porta è chiusa!!!! Indecisa se suonare o meno per il timore di disturbare, temporeggio ancora un pò, ma poi finalmente mi aprono e riesco a raggiungere la ludoteca dove trovo Bollicina,Magò e Smemo che si preparano!!! Mi scusa per il ritardo ma evito di dilungarmi nel racconto, nel frattempo l'ansia cresce, non ero così ansiosa da molto tempo, anche perchè è un'ansia strana. C'è sì la preoccupazione, ma è anche per grande parte adrenalina =). A un certo punto Bollicina sente delle voci da fuori la porta...SONO LORO!! I BAMBINI!!! Ci affettiamo a finir di truccarci, e così usciamo fuori allo scoperto.....I primi piccolini sono lì, e già una bella bambina ci si avvicina sorridente...prima facciamo un giro per le stanze ma i bambini son andati quasi tutti in ludoteca e quelli che son rimasti dormono, così ci dirigiamo verso la ludoteca dove inizia la battaglia. Colpi di cagnolini,spade,e tanto altro ancora da parte di un piccolino che mi ha fatta gattonare per tutto il corridoio=) E più me le dava e più si divertiva!!! Poi siam passati alle stanze da tutti i bimbi che si son svegliati e quelli che erano rientrati. Abbiam trovato pure molti genitori disposti al gioco=) I bimbi son sempre più entusiasti. Io all'inizio mi son sentita un pò un pesce fuor d'acqua è vero, ma è durato pochi secondi, anche non sapendo dilettarmi ancora su molti giochi, ho imparato che il bello dei bambini è proprio questo, che si divertono con poco e nulla, che sanno trarre allegria dalle piccole cose, anche e soprattutto dal tuo essere imbranata e distratta, dal tuo confonderti o non capire, dagli inciampi e tutto il resto =). Come ho già scritto, spero davvero tanto di esser riuscita a lasciargli almeno una parte di ciò che loro han lasciato a me in questo pomeriggio, che è davvero qualcosa di immenso.....=)
Niculina



mercoledì 9 marzo 2011

Diario di Bordo Palloncino,Magò e Skizzetta Sabato 12/2/11 :o)

Questo è stato il primo diario che abbiamo scritto...tempo qualche giorno e li metteremo tutti^^ un bacio! -Skizzy-

"GLI IMBRANATISSIMI TRE"

14:35 " tardissimooooooooooooooooooooooooooooooooooo, cavolo il borsone dov’èèèèèèèèèèèèèèèèèèèèè mamma dove l’hai messo?? " e le calze ???" ecco che allora Magò cioè io mi armo di forbicine e clownizzo le calze, ed eccomi pronta, salgo in macchina e mi dirigo verso l’ospedale , con la formidabile destrezza di un pilota di formula 1 , arrivo in ospedale e per un pelo non come paziente, e quasi per magia … "PARCHEGGIO" . Arrivata in ludoteca mi accorgo che ho praticamente dimenticato tutto:Palloncini , Pompa per gonfiare i palloncini , giochi vari, specchio, ma fortunatamente la testa è ancora avvitata al collo (si spera) . Ed ecco che comincio a truccarmi specchiandomi nel televisore , l’impressione finale è di una che si è vestita ad occhi chiusi rincorsa da un cane.

Poco dopo ecco arrivare Schizzetta e Palloncino, dopo una lunga preparazione, eccoli pronti, compresa me con i miei occhiali sbilenchi (un idea di schizzetta); Ci stringiamo in cerchio, sintonizziamo i cuori, e si parte.
Ed ecco dei timidi nasini rossi affacciarsi , accolti da sguardi stupiti, e dà lì ha inizio la magia…
Federico mi fa vedere le sue rane e dopo averle baciate tutte prendo atto che nessuna diventerà un principe, ma lui e Giulia mi dicono di insistere, allora a quel punto Federico mi tranquillizza dicendomi , che quelle rane ci stanno un mese per trasformarsi, ed è così che su un foglio invisibile mi scrive il suo numero di telefono , per avvertirmi della trasformazione, e lui sulla sua bella lavagnetta scrive il mio "Allora mi raccomando Federico scrivi …18345690376565765476546859493877123456 (il sette rigorosamente al contrario)… ed ecco che il piccolo principe si siddia: "Ouuuu ma quando finisce quetto numero" Ed ecco che arriva Palloncino, dopo essersi liberato dall’ascensore in cui qualcuno per sbaglio l’ha intrappolato (aaaaaahahahahahhahaaaaaaaaaaaaaaaaaahahahahaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahahahhaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahahahhahahahahhahahahahahahhahahahahahahahah).
Ed è un susseguirsi di sguardi, giochi risate , balli, calore.
E poi viaaaaaaaaa è arrivato il clown bus , Skizzetta , Magò e Palloncino si guardano con occhi commossi e soddisfatti, ANCHE QUESTA VOLTA HANNO CONQUISTATO IL MONDO
Magò


Sabato 12 febbraio ore 14:30:

Mmm....vediamo un po' alle 15:15 in ospedale...(che bello,era da tanto che non ci andavo....e pensare che Skizzetta e Magò si erano dimenticate di me...va beh,perdonate ;-)....)
Uffa però,ancora non ho messo neanche un minuscolo granello di colore sul mio camice....va beh pazienza,improvviserò qualcosa come al solito. Vediamo un pò....ma sotto il camice che cavolo mi devo mettere,e poi...il camice che ho comprato era a maniche corte o lunghe....boh..comunque meglio una tuta che è più pratica.....e poi la splendida maglietta di street children(almeno un pò di colore addosso........non ci posso credere sona ancora le 14:45 e sono già pronto. allora.....i palloncini li ho presi dove sarà la pompa...nel furgone...le scarpe una bianca e una nera ( devo comprare qualcosa di più colorato )...ok si parte........opppppsssssss......mannaggia la barba!!!! e ora che faccio?????? così altro che sorrisi, quei poveri bambini li traumatizzo....ma è tardi...pazienza.....la farò a SECCO :'(...
AHIA....OHI.....MIZZICA CHE MALE....POI MI GUARDO LA MAGLIETTA E....NOOOOOOOO!!!!!!!!!i peli nella maglietta. mi devo cambiare.
me ne metto un'altra e ricomincio a radermi. Lo sapevo....si è fatto tardi (sai che novità )corriamo.....chissà chi ci sarà?
Arrivo e vedo lei.....DIDI'......non ero triste ma se lo fossi stato mi sarebbe passato tutto. Parcheggio scendo e vengo assalito da un abbraccio meraviglioso....prendo il necessario "...ho portato un pò di palloncini ed una pompetta...." e lei "...bravo perchè la mia fa schifo...." "...ma figurati la mia è pure professionale[pavoneggiandomi un pò]..aspetta che la prendo...mmm deve essere qui...eccola,ora la tiro fuori.[ma perchè non esce.....maledetta...]........e vieni fuoriiii......NOOOOOOO!!!!!!!!!
DISTRUTTA..............distrutta =panico ma soprattutto distrutta=nervoso. Sono incazzatissimo ma mi calmo e salgo su dove mi aspetta Magò....esco dall'ascensore un pò timidino....cerco la ludoteca...TOC TOC dalla porta accanto si affaccia l'infermiera "NON C’E’ NESSUNO" ..."no ma io...veramemnte..." poi per magia si apre la porta e Magò mi afferra mi tira dentro e sbarra la porta salvandomi.....
preparazione....
" Avevo portato una pompetta ma l'ho distrutta...il mio camice è ancora tutto bianco però ce la possiamo fare....ovviamente mi trucchi tu?!?" Sale Skizzetta mi guarda e si spaventa [qualcosa non va...]...qualche modifica,qualche rattoppo ed io sono pronto. Mentre Magò si prepara io e Skizzetta litighiamo con le palline della ludoteca poi bussano alla porta,ci rendiamo conto che si sono accorti di noi e che ci stanno aspettando [secondo me quella spiona dell'infermiera c’entra qualcosa],ci rendiamo anche conto che stavamo per passare tutto il pomeriggio a prepararci......allora un attimo di silenzio,mano nella mano,occhi chiusi,mani strette....condivisione e poi quella monella di skizzetta ha detto una parolaccia.........foto ricordo e VIAAAAAAAA
Si apre la porta e le donne mettono fuori la testa....rientrano....mmm......tocca a me.... un pochettino di ansia tiro fuori la testa...in corridoio c'è già qualcuno...usciamo con Skizzetta allavanguardia poi Magò ed in fine io....che faccio?....boh....intanto faccio,poi si pensa. Ed ecco che Palloncino prende il sopravvento su di me.....non andiamo dai bambini,ma sono loro che vengono da noi ed io...in men che non si dica.....comincio a prendere botte da un bambino che si crede bruce lee(ma sono contento)
Che belline queste 3 bimbe...cominciamo a giocare,prima il corridoio diventa un autobus con tanto di controllore.....poi l'ascensore diventa un carcere. Imprigiono Skizzy e Magò ma le bambine mi chiedono di liberarle[poi ho capito il perchè]...mi giro....mi rigiro.....e son solo...coi bambini....neanche me ne ero accorto....e pendono dalle mie labbra....da ogni mio gesto.....e ridono e ridono e ridono...comincio a fare qualche spada ai maschietti e cagnolini alle femminucce poi vado...alla conquista del reparto...vediamo se ci sono bambini timidi che non sono usciti,...".....PALLONCINOOOO...." chi mi chiama?Magò e la sua piccola amica mi cercano,mi nascondo ma mi vedono allora divento cieco ma Magò mi presta i suoi super occhiali......andiamo avanti,qualcuno potrebbe avere bisogno di me.....passo davanti una stanza rallento osservo da lontano con indifferenza e una voce amica dice "...guarda...guarda chi c'è?..." mi hanno scoperto subito giù sotto il tavolo Francesco alza la testa e mi trova ..ma io divento invisibile e lui non può vedermi,gironzolo per la stanza e mi accorgo che mi vede nonostante io sia invisibile.."..ma allora hai i superpoteri?.." va beh visto che mi ha scoperto resto un altro pò con lui..........fino a quando....toc toc vengo rapito da 3 arpie mi trascinano fuori mi tirano mi picchiano mi accecano e poi mi mandano a sbattere contro muri porte e finestre. Poi mi rinchiudono nella prigione della contea dell'ascensore,e li rimango finchè un un cavaliere in sella ad una strana carrozza mi salvò con il grido di battaglia....".....è arrivato il mangiare[che strano nome per un cavaliere]...."zitto zitto quatto quatto torno nel reparto alla ricerca di qualche altra stanza da conquistare....ma qui c'è qualcuno.sento delle voci......toc toc permesso? che belle bimbe....e che bei genitori. con loro è stato un pò più difficile.........[sono le 07:00 e dopo 2 ore e mezzo devo staccare le fine della storia nella prossima puntata...con tanto di commenti e riflessioni....
Palloncino



Che caos in quest’armadio o.O dove sarà finita la mia maglietta? : ( Uffa,non la trovo…cosa mi metto?Questa?Questa?Questa? OoOoOoOoOOoh…il sopra del pigiama!!Sìììì ^-^

I jeans scivolano su veloci,coprono la mia calzamaglia arancione…mi viene da ridere : ) penso "chissà se la gente,vedendomi camminare per strada,potrebbe mai immaginarsi cosa c’è sotto!In tutti i sensi!"
Spiazzale davanti all’ala…nord?sud?est?ovest? boh :D "Mannaggia quant’è tardi…ma possibile che non ci sia ancora nessuno? Pronto,Mariuccia,dove sei?"<<Sono su!!>>"Ecco,come non detto… Ciao Mariano!! Saliamo^^"
ATTIMO DI PANICO:Siamo senza pompette!! Tranquille,ci penso io--- >superMariano all’operaaaaaaaaaaaa….W lui ed i suoi super polmoni ^^

-MA TUTTO QUESTO TEMPO CI VUOLE A PREPARARCI?o. O - eh,certo che…se cretiniamo…ci trucchiamo mille volte…improvvisiamo gag…bussano…ROMPO GLI OCCHIALI DI MAGO’…un po’ di tempo,ci vuole !
Un respiro profondo…e siamo fuori.
Mamma mia quant’era pieno il reparto…le incongruenze del mestiere:essere contenti perché i piccoli sono tanti ed hanno tanta voglia di giocare…e contemporaneamente pensare che,se sono lì,non è certo una bella cosa…ma non ha importanza,in fondo. Loro ci sono,noi ci siamo,così è….approfittiamone : ) Approfittiamone tanto che può succedere anche di dover convincere una bimba ad andare a casa…Viola,stellina,la mia Luna BLACK ti manda tanti baci PINK : )
<<Skizzetta!Skizzetta!Ti cercano!!>> "Come mi cercano?Aiuto!!Dove mi nascondo?" <<Nell’armadio!>> "Okkei!!" …Uh!Hai visto?Skizzetta si è nascosta!!Vacci e falla spaventare!!... meravigliose mamme sadiche e collaborativissime *_*
E poi sbuca un angioletto che ti arriva a stento al ginocchio…ti prende per mano…e ti porta da una dell’unica piccola che non può muoversi dal letto…"Lei non ti ha vitta!" …ed in quella manina che quasi sparisce nella tua,senti il calore di qualcosa di immenso.Semplicemente immenso *_*
Sentire la fiducia delle mamme…i sorrisi dei papà…i commenti delle nonne…la sorpresa di parenti in visita…ed ammirare la tenacia dei bambini,la loro tenacia nel VOLERE SORRIDERE,nonostante tutto.
Il clown bus arriva troppo presto…Mariano quasi mi prende di peso : ) seminiamo pezzi in giro,facciamo palloncini all’ultimo minuto…
Di nuovo fuori,ma stavolta stiamo andando via…e troviamo il corridoio invaso,volano baci,saluti, "grazie".
Ma…grazie di che? O.o
E,sull’ascensore,io guardo in alto. Ho le lacrime agli occhi : )
Skizzetta



lunedì 7 marzo 2011

...e tutto cominciò così...

...il 22 e 23 Gennaio...si chiamava "Ridi che Ti Passa" organizzato da Street Children che è nata scegliendo di usare come mezzo di comunicazione con gli altri il sorriso e il buonumore... work-shop di clown-therapy  quindi (...ma che vuol dire work-shop ^_^' ?!?!?!?)...
...chi ci andava per curiosità...chi per provare...chi perchè quel week-end non aveva nulla da fare...ma nessuno immaginava bene come sarebbero andate le cose... =)
...da un week-end fatto di abbracci (a persone ed alberi), sensazioni, emozioni, tanta cacca (!!!), sorrisi, musica house (UNZ UNZ UNZ!!!), pregiudizi che se ne vanno e calore che arriva, amicizia, gioia e voglia di condividere con il mondo intero quello che siamo al di là delle nostre maschere e ruoli... 






...e da lì il desiderio di molti di continuare a vederci, crescere insieme e sentirci accomunati dalla scoperta che 
possiamo regalare agli altri qualcosa di bello come un  sorriso, trasmettere la nostra gioia, il desiderio di ridere, il calore di un abbraccio, la nostra solidarietà, i nostri silenzi ma soprattutto noi stessi!!! 


Con Street Children decidiamo che è il momento di fondare una nuova associazione, tanti nuovi amici che decidono di andare avanti insieme in questo percorso, aiutandosi e sostenendosi, è la Carovana Clown "...che segue le strade che il cuore gli suggerisce di tracciare" (cito Svitolo!!)... 
..una delle prime cose che abbiamo imparato insieme è...chiudere gli occhi, mettere una mano sul cuore e ascoltare...non c'è nulla da fare...solo ascoltare... e qualcosa arriva!!!
(...se arriva una scoreggia siamo stati più profondi di quanto immaginassimo!!!)


...adesso è arrivato questo!!!


Siamo "work in progress"...si accettano consigli, suggerimenti, critiche, poesie, disegni, lettere, un caffè al bar, amicizia, grattini, commenti, abbracci, collaborazioni, aiuto... =)




Questo blog viene gestito nel nostro tempo libero quindi se non rispondiamo  presto a qualcuno  è perchè oltre ad essere spesso sbadati e smemorati come tutti i clown avvolte non abbiamo il tempo per farlo subito! =)

                                           

http://www.youtube.com/watch?v=bNHKvILa1QU
Grazie a Franz Basilica che ha scattato e montato queste foto per noi del 22-23 gennaio...e anche perchè ci ha chiamato "opere d'arte"!!! O_o'