martedì 10 maggio 2011

04/05/2011: in corsia con Spumosa, Tortina, Palloncino e Bollicina!

Ma chi lo ha detto che ad essere puntuali siano solo gli Svizzeri con i loro orologi?

Ore 9:30 in punto. Il quartetto Cetra, formato non da vocalisti ma da simpatici clown (Bollicina, Palloncino, Spumosa e Tortina), entra nell’ascensore del reparto pediatrico... dopo essersi salutati con teneri abbracci. Siamo in reparto e la dolce Bollicina manda Picone (in questo caso Palloncino) a ritirare la chiave per accedere alla ludoteca. Vestizione, trucco, e subito in corridoio a sparare bolle di sapone. Seduto in braccio alla mamma c'è Claudio, già da tempo ricoverato. A raggiungerci dopo qualche minuto è Seby. Si gioca un po’ tutti assieme e poi ci dividiamo. Davanti la soglia di una camera di degenza c'è un uomo con in braccio il suo piccolo Francy, a cui manca il pantalone del pigiama, ma la mamma, premurosamente, gli mette una coperta per non farlo infreddolire: lui si diverte a schiacciare, sopra la testa del suo paziente babbo che sta al gioco, le bolle di sapone. Chiedo al brav'uomo di mettere a terra il figlioletto e lui subito acconsente. Mai prendere iniziative! "Ma cu mi ci puttau, nun l'avissi mai rittu!" Da quel minuscolo pannolino pendente verso il basso (causa forza di gravità) fuoriesce un odore di acido ed un alone visibile color cioccolato chiaro, che inebriò tutta la mia persona. Sicuramente ca canciai culuri ‘nda facci e appa fari pena a du poviru uomu che fu così intelligente da riprenderselo in braccio: “meglio cambiar aria” mi sono detta.
Quindi proseguo per un'altra stanza. Ma è vuota. Pochi bambini ci sono in reparto; tra svenimenti messi in scena da Palloncino, bolle di sapone, sciabole, spade e sonaglini di cui non si capisce la provenienza, passa il tempo e decidiamo unanimi di ritirarci in buon ordine. Mentre indietreggio vedo, in una stanza, una piccola principessa dai capelli bruni su di un letto: entro e, appena mi vede, mi dice “Ma tu ti sei scordata di me che non sei passata a trovarmi?”. “No!” ho risposto: pensavo fosse vuota la stanza! Come posso farmi perdonare?... magari con un cuore rosa? Nel frattempo tutti e 4 ci siamo ritrovati attorno al suo lettino, cercando di farle confondere le idee sui colori. Ma Martina, questo è il suo nome, li conosce alla perfezione, ed è meravigliosa sentirle pronunciare il giallo. Lei dice: <<Questo palloncino è di colore "diallo">>. Cucciola! Penso che mi abbia perdonato! Le mandiamo baci e usciamo dalla stanza, salutando tutti gli ospiti del reparto, e poi via dentro la ludoteca, dove ad attenderci sono le palline massaggianti, i tuffi, foto,  filmini,  opinioni e consigli.
Ciao amici clownini, spero che il mio breve racconto vi piaccia: un bacio e alla prossima da Spumosa. Ciao sparagliati!

Nessun commento:

Posta un commento