domenica 22 maggio 2011

Sabato 21 Maggio Magò, Nikulina, Zuccherina e Smemo in pediatria



Il Cuore diviene inevitabilmente permeabile... attraversato da un ondata d'amore

Sono le 6:25 e tutto va bene....ansiosa, emozionata , irrequieta, semplicemente felice per quest'altra meravigliosa esperienza. Mi sveglio con anticipo ...direi tanto anticipo, ma l'agitazione è palpabile e temo di essermi arrugginita un tantino, ma decido di abbandonare il cervello, e fare ciò che sento, muovendomi in questa direzione tutto
andrà sicuramente bene.

Piano...piiiiiiiiianooooooooooooo, piianoo shhhhhhhhhhhh ecco affacciarsi i carovanini, il corridoio è deserto, si sente l'eco, ed ecco che due simpatici, ma soprattutto carini e coccolosi cagnolini blu si affacciano spiando i bimbi in ludoteca; “ohhhhhhhhhhh guarda" dicono i bimbi stupiti, Nikulina fa le bolle conferendo magia a questo momento, ed ecco all'improvviso 4 buffi (anche un po’ rincoglioniti se posso dire) clownini... Ed ecco una vocina “permesso?”: è Sara, meravigliosa col suo dolce sorriso, avvolta in un pigiamino rosa, prende il cappello fiorito di Nikulina, sale sul suo trono (un coloratissimo scivolo) e al cospetto del suo Re (il suo dolcissimo papà, che la guarda con ammirazione) si incorona PRINTIPETTA .
In una stanzetta c'è la piccola Chiara, triste perchè le hanno fatto la puntura , ma Smemo, Nikulina, Zuccherina ed io riusciamo ad attirare la sua attenzione, e con un sorriso cattura tra le sue manine cicciotte le bollicine opalescenti.
Poi un urlo <<oooooooooohhhhhhhhh>>: è Salvo, ci avverte della sua presenza, corre, salta, tira calci al pallone, mi passa la palla, e dopo poco la piccola Asia si unisce a noi. Ed ecco avvicinarsi Gabriele, dolcissimo, tra le braccia di Pa’ (come dice lui): mi fissava incuriosito con i suoi occhi neri, e quell'espressione imbronciata...odia i camici bianchi, dopo qualche bolla, e qualche carezzina si è già ricreduto, pa’ lo guarda contento giocare e gli dà un biscotto, di tanto in tanto, che lui sembra molto gradire; chiacchieriamo un po' io e il papà di Gabri, e Nikulina parla con la mamma di Sara… sembrano non volerci mollare, e mi accorgo di quanta voglia abbiano questi genitori di essere ascoltati. Sara è un vulcano di allegria, gioca con noi e i genitori, ride divertita, il padre, un omone dai capelli rossicci, dall'aspetto imponente, ci guarda e dice: “Non perchè è mia figlia è proprio...(non ha parole)... sono proprio innamorato.”

Con tanta emozione Magò




  




21 Maggio 2011... Clown in corsia... dove le parole non servono, dove la gioia ti riempie il cuore <3


E Il momento tanto atteso finalmente è arrivato… Tutto ebbe inizio Giovedì quando, aprendo la casella di posta, mi accorgo di un nuovo messaggio. È la nostra amata Schizzetta a scrivere, la quale mi propone di fare un saltino in corsia sabato mattina. -Certo, rispondo, perché no?, anzi, ne sono felicissima!- Questa notizia ha pervaso il mio cuore di tanta felicità, e non potevo dir di no per niente al mondo! Il cuore ha cominciato a battere velocemente, sentivo che qualcosa di bello e magico stava per accadere. Fortunatamente il tempo è volato in fretta ed eccoci arrivati a venerdì sera, quando ricevo una chiamata sempre dalla nostra bella e dolcissima Schizzetta, che anche con una sola parola riesce a trasmettermi tanta gioia e serenità. Ricevute le ultime direttive su orari e luoghi di incontro, e dopo aver saputo chi sarebbero stati i miei compagni di viaggio, pensai: “Sì, è tutto pronto!” La bellissima Magò, la simpaticissima Niculina, il divertente Smemo e Zuccherina (cioè io, nome curioso il mio, forse per la mia passione sfrenata per i dolci??? Chi lo saaa…J) hanno una missione molto ma molto importante da compiere!! Sono le 06.50 di Sabato 21 Maggio 2011, mi sveglio in anticipo, raramente riesco a non far suonare la sveglia ma oggi, beh oggi è un giorno speciale; il sorriso mi accompagna dal primo istante. Sono felice, tanto felice. Prendo con me lo zaino e mi avvio verso la fermata dell’autobus. Anche il bus arriva in anticipo; non alle 8.05 come di regola, ma alle 07.56. Il viaggio sembra passare in fretta, dopo poco tempo mi ritrovo di fronte l’Ospedale. Sono le 08.20 (sono un’ora e quaranta in anticipo, beh io dico sempre che la puntualità è la prima cosa nella vita, ma mai sono stata cosi puntuale:D) Vista l’ora penso di fare un giretto e mi ritrovo dentro la chiesa di Santa Rita esattamente di fronte l’ospedale. Entro, mi siedo cinque minuti, una preghiera velocissima e riesco. Dopo di ciò mi avvio verso l’ospedale, per esplorare un po’ il posto e vedere dove si trova la pediatria. Un signore gentilissimo mi indica come raggiungerla e dopo averlo ringraziato mi avvio verso la meta. “Divisione pediatrica”, questo è ciò che leggo scritto dinanzi alla porta di ingresso. È questo il posto. Sento anche il pianto di un dolcissimo angelo risuonare dalle finestre, chissà perché piangesse. Erano ancora le nove, era ancora troppo presto, mancava un’ora all’incontro con gli altri e quindi decido di ritornare all’ingresso dell’ospedale e di avviarmi verso il bar. Dopo ciò mi siedo all’ingresso e aspetto; nell’attesa mi prendo il mio quaderno e scrivo. Ho tanto da dire, tanto da condividere ed era ancora solo l’inizio. Finalmente si fanno le nove e quarantacinque e penso che sia arrivata l’ora. Mi avvio nuovamente verso la divisione pediatrica, ma questa volta non aspetto fuori dalla porta ma entro e mi avvio verso l’ascensore, il quale mi porta al primo piano, là dove ci sono quei piccoli angeli che ci stanno aspettando. Nell’ascensore si sente già quel brutto odore di ospedale e giunge un po’ di tristezza dentro di me; decido di non pensarci. Mi ritrovo nel corridoio di Pediatria e vado alla ricerca della ludoteca. Erano quasi le dieci. La ludoteca è ancora chiusa; un’infermiera mi dice si aspettare ancora un po’. Nel frattempo arriva un principino dai capelli ricci accompagnato dai genitori il quale ha tanta voglia di giocare in ludoteca. Faccio presto conoscenza, si chiama Leonardo ed è un’esplosione di gioia. C’è anche un’altra principessa in braccio alla sua mamma che piange; ha la flebo appesa al suo braccino e aspetta di entrare dalla dottoressa. Avrei  fatto di tutto per non farla piangere, per togliere quella flebo che le impediva di muoversi e per vederla sorridere. Ecco che arriva un’infermiera la quale apre la ludoteca. Si entra dentro. Non avevo mai visto questo posto, ci sono tanti giochi, c’è la fantastica piscina con le palline, ci sono le costruzioni, ci sono matite colorate, c’è una piccola casetta. Ecco che vengo magicamente catapultata in un mondo fantastico; penso che non ci sia cosa più bella di ritornar bambini. Il piccolo Leonardo inizia a giocare in tutti i modi, corre a destra e sinistra pur di riuscire a prendere la qualsiasi cosa. È bellissimo, ed è stato bellissimo vedere come basta davvero poco per essere felici. La mamma mi si rivolge dicendo: “Non sa cosa guardare per primo” e sorride, sorride per il suo piccolo angelo. Ecco che arriva Smemo, il divertentissimo Smemo, che con la sua testa nel pallone ha qualcosa in sè di molto speciale. Iniziamo a prepararci, riferisco a Smemo che è la mia prima volta e che l’ansia stava cominciando a presentarsi. Smemo mi dice di stare tranquilla, che tutto verrà da se. E aveva proprio ragione. È arrivato il momento del trucco, in assenza di uno specchio utilizziamo lo specchio vivente. Io aiuto Smemo a truccarsi e Smemo aiuta me. Siamo pronti. Restiamo in ludoteca ed ecco che arriva una bellissima principessa dai capelli ricci e dagli occhi grandi grandi. Le regalo un bel cagnolino rosso e lei è tanto felice. Le chiedo il nome ma non vuole dirmelo. La mamma la incita a parlare ma lei niente. Allora la mamma dice che si chiama Bea, e io, avendo già intuito il nome, rispondo: “Dai adesso provo a indovinare, si chiama forse Beatrice?” Ride. Beatrice, che bel nome. Dopo non molto arrivano due belle clownine, le quali ci richiamano e ci nascondiamo all’interno di uno stanzino vicino la ludoteca. Partono gli ultimi preparativi ed ecco che la squadra è pronta. Siamo pronti per entrare in azione. Ci muoviamo a passo lento, per non farci notare, verso la ludoteca. Si sentono tante voci, ci sono tanti bimbi. È proprio vero che ci stanno aspettando. Io e Niculina cominciamo a riempire il corridoio di tante, anzi, tantissime bolle di sapone, mentre Magò porta a spasso il suo cagnolino e Smemo comincia con le sue magie. Si sono accorti della nostra presenza. Si affacciano davanti la porta, sorridono. C’è ancora la piccola Beatrice insieme con due belle principesse dai riccioli d’oro, Serena e Marika. Sono molto timide, ma pur nella loro timidezza riescono a regalarci un sorriso. Ecco che si affaccia alla porta un’esplosione di vita, una bambina di nome Sara. È affascinata dalle bolle, si diverte nel scoppiarle, ed ecco che dopo poco mi chiede di soffiare anche lei. Bellissima. Nel frattempo si avvicina a noi un bellissimo bambino con un pigiamino azzurro e i capelli biondi. Si chiama Salvator, un valido e bellissimo condottiero che si diverte a sfidare la nostra Niculina lungo tutto il corridoio. Con Smemo pensiamo di iniziare il giro nelle stanze mentre Niculina e Magò restano in ludoteca. Entriamo nella numero due, busso, mi affaccio leggermente. Ops, mi hanno vista! Inizio a pervadere la stanza di bolle e piano piano entriamo. Guardo i loro occhi. Meravigliosi. Qua troviamo due bei giovanotti e un’altra bellissima principessa. Si chiamano Gabriele, Sebastiano e Asia. Gabriele è in braccio al suo papà e gli regalo una bellissima spada azzurra. Sorride. Sebastiano è in braccio alla sua mamma, ha gli occhi stanchi e rossi, ma alla vista di un bel cagnolino rosso sorride. Una gioia immensa. Mi avvicino al letto della piccola Asia che è accanto alla sua mamma. Anche lei sorride e mi chiede un bel fiore. Perché no, non era difficile crearlo, un bellissimo fiore stava già davanti a me. Ecco che tiro fuori il mio magico pennarello e chiedo ad Asia di lasciarmi un segno sul camice, e lei, con l’aiuto della sua mamma, mi scrive ASIA e disegna pure un cuore, e lo fa esattamente all’altezza del mio cuore. Una coincidenza, una bellissima coincidenza. Ci accorgiamo che il clownbus è in arrivo e pian piano usciamo dalla stanza. Ecco che ci dirigiamo in fondo al corridoio ed entriamo in una stanza dove c’è una sola bimba in compagnia della sua mamma e della sua nonna. È la stessa principessa che avevo visto prima di entrare in ludoteca: piange ancora e ha ancora la flebo appesa al braccio. Si chiama Chiara, chiara come il sole e bella, tanto bella. Le pervado la stanza di bolle mentre Smemo continua con le sue magie, ed ecco che inizia a sorridere e si diverte nel scoppiare le bolle in braccio alla sua mamma. Stiamo a farle compagnia un bel po’,e nel frattempo arrivano Niculina e Magò. Magicamente le bolle aumentano e tanti piccoli amichetti fanno il loro ingresso. La piccola Chiara raddoppia i suoi sorrisi. Dopo non molto arriva l’infermiera che deve farle una puntura, ed ecco che riprende a piangere. Il cuore mi stava quasi per scoppiare, ma con Niculina ci prestiamo anche noi per la puntura ma niente; con le nostre magiche bolle riprende a sorridere. Ci apprestiamo a salutare e la mamma ci ringrazia, ma noi ringraziamo tanto loro perché hanno tanto da donarci, tantissimo. Usciamo nel corridoio e vediamo Niculina e Magò alle prese con fiori, cagnolini e spade. È tutto magico. Entriamo nella stanza numero sei ed ecco che qui troviamo il piccolo Leonardo che si diverte a scoppiare le bolle. Sarei stata ore e ore ad osservarlo. Dopo un po’ mi chiede di soffiare anche lui.. Non ci riesce, soffia troppo piano ma continua a riprovarci con la sua esplosione di gioia e di vitalità. Leonardo era in uscita, stava andando a casa ma non voleva proprio andare via. Sua mamma ci ringrazia perché portiamo la gioia dove ce n’è tanto bisogno, ma sono questi piccoli angeli che, anche con un solo sguardo, riescono a darci tanta gioia. Usciamo nel corridoio ed ecco che mi trovo dinanzi il piccolo Salvator che gioca con una palla tutta colorata. Voglio giocare anche io e subito diventiamo amici, tanto amici. Mi sono ritrovata a rotolare lungo il corridoio per acchiappare la palla. Bellissimo. Dopo ciò mi sono ritrovata accanto alla piccola Sara, quell’esplosione di vita incontrata in ludoteca. Ci sono anche i suoi genitori, una bellissima signora dai capelli biondi e un signore alto dai capelli rossicci. “Sono proprio innamorato di mia figlia”. Questa è la frase che il papà pronuncia con il cuore pieno di gioia. Sara vuole imparare a fare le bolle ed è bravissima, ed è bellissimo vederla sorridere. INDESCRIVIBILE. Si instaura anche una bellissima chiacchierata con i genitori, dimostrando come spesso non sono solo i piccoli pazienti ad avere bisogno di ascolto. Con l’arrivo del clownbus imminente decidiamo di uscire piano piano. Il nostro giro è finito. Purtroppo. Ci avviamo verso la ludoteca, in noi i volti sorridenti e gli occhi che brillano. Ecco il consueto tuffo nelle palline accompagnato da tante foto che saranno un ricordo del bellissimo momento vissuto insieme. Dopo ciò ci prepariamo a lasciare il posto; con il cuore pieno di gioia e con una evidentissima emozione ci avviamo verso l’ascensore. Quanto sono stata bene, indescrivibile… Ci ritroviamo giù e ci salutiamo, ognuno si dirige verso la propria casa, ognuno per la propria strada ma con dentro la stessa emozione. Grazie per aver condiviso insieme questo momento, grazie per tutto ciò che mi avete trasmesso, grazie Carovana Clown.

GRAZIE DI CUORE.VI VOGLIO BENE. 
Zuccherina


1 commento:

  1. ...il battesimo della corsia anche per Zuccherina!!! Grande!!! Bellissimi tutti!!! =)

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